Etichettato: citalopram
Citalopram e agitazione
Uno studio pubblicato su JAMA (link) dimostra l’efficacia del citalopram nel trattamento dell’agitazione nell’Alzheimer. I disturbi del comportamento sono frequenti, persistenti e associati a conseguenze negative per i pazienti con malattia di Alzheimer, laddove il trattamento farmacologico, ivi compresi gli antipsicotici, non è soddisfacente. Nell’articolo sono stati pubblicati i risultati dello studio CitAD, trial randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco, a gruppi paralleli in cui sono stati arruolati 186 pazienti con malattia di Alzheimer probabile e agitazione clinicamente significativa in 8 centri accademici negli Stati Uniti e nel Canada osservati da agosto 2009 a gennaio 2013. I partecipanti che hanno ricevuto il citalopram hanno mostrato un miglioramento significativo rispetto a quelli che avevano ricevuto il placebo sia per quanto riguarda l’agitazione che lo stress del caregiver, nel mentre la comparsa di effetti collaterali cardiaci ha suggerito di limitare il dosaggio al massimo a 30 mg al giorno.
Terapia dei sintomi non motori nel Parkinson
I disturbi non motori nella malattia di Parkinson rappresentano una serie di sintomi spesso sottostimati e trascurati. A queste manifestazioni la rivista Movement Disorder dedica un articolo (link) di aggiornamento delle EBM che vede come autori una task force di tutto rispetto (Fox, Katzenschlager, Lim, Ravina, Seppi, Coelho, Poewe, Rascol, Goetz, Sampaio). Obiettivo dichiarato l’aggiornamento dei dati pubblicati il 2002 e il 2005, con l’introduzione delle evidenze sugli interventi farmacologici e chirurgici per i sintomi non motori del Parkinson. I criteri di inclusione e di valutazione hanno seguito la struttura originaria dei precedenti lavori con rispetto alla metodologia EBM. Continua a leggere
Depressione e dopaminoagonisti
E’ opinione comune che i dopaminoagonisti abbiano effetti positivi anche sulla depressione delle persone con Parkinson, La rivista Drug ha pubblicato una review intesa a verificare la validità dell’affermazione. Allo scopo sono stati valutati 19 studi che, a detta degli autori, evidenziano risultati “non conclusivi”. Gli autori concludono suggerendo che, in presenza di sintomi depressivi, si faccia ricorso a farmaci specifici (citalopram, desipramina, nortriptilina) o a trattamento cognitivo-comportamentale .