Etichettato: beta amiloide
La progressione dell’Alzheimer: la fase preclinica
La malattia di Alzheimer si caratterizza per la presenza di placche amiloidi, grovigli neurofibrillari e perdita delle connessioni funzionali tra i neuroni in alcune aree del cervello, tra cui l’ippocampo, sede della memoria. Allo stato non si conosce la causa della malattia, nè sono disponibili cure. L’unica nozione certa è che il rischio di ammalare aumenta con l’età, raddoppiando ogni 5 anni dopo i 65 anni e con un rischio del 50% dopo gli 85. Un ulteriore rischio è la familiarità positiva. La cura della malattia è differenziata a seconda dello stadio in cui si trova, per cui è stata proposta una classificazione che prevede uno stadio preclinico e una fase di malattia conclamata con vari gradi di disabilità in relazione ai sintomi presentati. Lo stadio preclinico è stato suddiviso a sua volta in tre fasi in relazione ai livelli di beta amiloide e di proteina tau:
- fase 1: i livelli di beta amiloide, un frammento di proteina prodotta dal cervello, iniziano a precipitare nel liquor; ciò indica che la sostanza comincia a formare placche nel cervello;
- fase 2: i livelli di proteina tau iniziano a crescere nel liquor, indicando che le cellule cerebrali cominciano a morire; i livelli di beta amiloide sono ancora anormali e possono continuare a precipitare;
- fase 3: In presenza di livelli anormali di amiloide e tau, i test neuropsicologici possono evidenziare lievi cambiamenti cognitivi lievi anche se da soli questi cambiamenti non consentono di porre diagnosi clinica di demenza.
Mangiare per dimenticare
Confermato il legame tra eccesso di grassi e demenza in un articolo pubblicato online su Jama Neurology (link). che ha studiato 20 anziani cognitivamente normali e 27 anziani con deterioramento cognitivo lieve, randomizzati ad assumere una dieta ad alto contenuto di grassi saturi con elevato indice glicemico oppure una dieta a basso contenuto di grassi saturi con ridotto indice glicemico. Interessanti i risultati: i livelli basali di β amiloide non legata ai lipidi sono più elevati nel gruppo con decadimento cognitivo e la dieta con pochi grassi saturi tende a diminuire l’amiloide non legata ai lipidi, mentre quella ad alto contenuto di grassi saturi tende ad aumentarla. Gli autori ritengono che la lipidazione dell’amiloide sia fondamentale per la patogenesi dell’Alzheimer e che, sebbene i dati non siano definitivi, un corretto regime alimentare contribuisce a prevenire l’accumulo di amiloide.
Annals of Neurology – Aprile 2013
Su Annals of Neurology (Aprile 2013 – Volume 73, Issue 4 -Pages A5–A12, 439–562):
- Anti–amyloid β autoantibodies in cerebral amyloid angiopathy–related inflammation: Implications for amyloid-modifying therapies L’angiopatia amiloide correlata all’infiammazione ha genesi autoimmune, Descritte le implicazioni per la terapia.
- G51D α-synuclein mutation causes a novel Parkinsonian–pyramidal syndrome identificata una nuova mutazione per la sinucleina responsabile di una forma di Parkinson con segni piramidali.
- Brain injury biomarkers are not dependent on β-amyloid in normal elderly i markers biochimici per alzheimer sono indistinguibili tra persone con e senza pregresso trauma cranico.
Neurology nr.19 – 2013
Su Neurology questa settimana:
- INCREASED MOTOR CORTICAL FACILITATION AND DECREASED INHIBITION IN PARKINSON DISEASE/b>:la facilitazione motoria corticalE è aumentata, forse per favorire i meccanismi compensatori.
- AMYLOID IMAGING AND CSF BIOMARKERS IN PREDICTING COGNITIVE IMPAIRMENT UP TO 7.5 YEARS LATER: l’introduzione dei nuovi biomarkers consente di anticipare il momento della diagnosi di deterioramento cognitivo.
- TREATMENT WITH STATINS AND ISCHEMIC STROKE SEVERITY: DOES THE DOSE MATTER?
: l’utilizzo di statine consente la prevenzione di ischemia cerebrale anche a basso dosaggio.
Neurology nr.15 – 2013
Su Neurology questa settimana:
- COGNITIVE TRAJECTORIES ASSOCIATED WITH Β-AMYLOID DEPOSITION IN THE OLDEST-OLD WITHOUT DEMENTIA:L’accumulo di beta amiloide si associa ad un più rapido declino cognitivo.
- DISRUPTION OF CEREBRAL NETWORKS AND COGNITIVE IMPAIRMENT IN ALZHEIMER DISEASE: studio su 15 pazienti dementi confrontati con 15 sani ed analizzati mediante trattografia.
- SUPPLEMENTARY MOTOR AREA STIMULATION FOR PARKINSON DISEASE: A RANDOMIZED CONTROLLED STUDY: la stimolazione magnetica transcranica con frequenza ad 1 Hz è efficace sui sintomi motori ma non su quelli non motori.
Movement Disorder – marzo 2013
Pubblicati su Movement Disorder:
- An economic model of Parkinson’s disease: Implications for slowing progression in the United States: calcolati i costi diretti ed indiretti della malattia di Parkinson ed il risparmio con adeguate misure terapeutiche.
- Sensory tricks in primary cervical dystonia depend on visuotactile temporal discrimination: in 32 pazienti con distonia il “trucco sensoriale” ha successo soprattutto nei pazienti con buona discriminazione visivo tattile.
- Prospective cohort study of impulse control disorders in Parkinson’s disease: I fattori di rischio per il disturbo da controllo degli impulsi comprendono il fumo di sigaretta, l’uso di caffeina, le complicanze motorie e un più alto dosaggio di dopamino agonista.
- Hip fractures in people with idiopathic Parkinson’s disease: Incidence and outcomes: le persone con parkinson hanno un rischio di subire una frattura d’anca 2,71 volte maggiore rispetto alla restante popolazione.
- β-amyloid and postural instability and gait difficulty in Parkinson’s disease at risk for dementia: l’instabilità posturale correla con una maggiore quantità di beta amiloide corticale
Neurology nr.12 – 2013
Su Neurology questa settimana:
- VESTIBULAR COMPENSATION IN ACUTE UNILATERAL MEDULLARY INFARCTION: FDG-PET STUDY:Il compenso vestibolare dopo lesione nucleare avviene a livello di circuito cerebello-tronco encefalo mentre una lesione periferica implica un livello corticale.
- CORTICAL ATROPHY IN ALS IS CRITICALLY ASSOCIATED WITH NEUROPSYCHIATRIC AND COGNITIVE CHANGES: il confronto tra 22 pazienti con SLA e 17 con SLA e demenza evidenzia come in questi ultimi sia presente una significativa atrofia corticale.
- PREDICTION OF ALZHEIMER DISEASE IN SUBJECTS WITH AMNESTIC AND NONAMNESTIC MCI: la β-amiloide e la tau liquorale, il volume ippocampale e il genotipo APOE sono ottimi predittori dell’evoluzione dell’MCI in Alzheimer.
- AUTOIMMUNE CHOREA IN ADULTS: la corea autoimmune ad esordio in età adulta ha òa stessa incidenza dell’Huntigton e spesso è trattabile.
Annals of Neurology – gennaio 2013
Su Annals of Neurology (January 2013 – Volume 73, Issue 1 -Pages A5–A11, 1–149):
- Discoveries in Neuroscience aggiornamenti scientifici nel campo delle neuroscienze.
- Stimulating the aging brain la stimolazione magnetica transcranica sembra essere valida nelle persone anziane.
- Advanced imaging to extend the therapeutic time window of acute ischemic stroke il miglioramento delle tecniche di imaging consente di selezionare in maniera più adeguata le persone da sottoporre a riperfusione.
- Cognitive impairment and cortical degeneration in neuromyelitis optica dimostrata un associazione tra aquaporina 4, neuromielite ottica e deterioramento cognitivo.
- Amyloid-beta oligomerization in Alzheimer dementia versus high-pathology controls placche ed oligomeri di beta amiloide sono fondamentali per la patogenesi dell’Alzheimer.
The verde e vino rosso: antidoti contro l’Alzheimer
E’ quanto emergerebbe da uno studio pubblicato sul Journal of Biological Chemistry (link). Partendo dal presupposto che gli oligomeri di β-amiloide necessitano della proteina prionica (PrPC) per aggregare in complessi citotossici che richiedono la proteina transmembrana LRP1 i ricercatori hanno visto come l’epigallocatechina (EGCG), contenuta nel the verde, e il resveratrolo, contenuto nel vino rosso, impediscono la realizzazione di questa catena patologica e quindi le manifestazioni della demenza. Il lavoro è un’ulteriore conferma di quanto già segnalato in precedenti post
Archives of Neurology
Su Archives of Neurology (Dec 2012, Vol 69, n.12) (link):
- Dopa-Responsive Dystonia Revisited Studio su 23 pazienti con distonia responsiva alla levodopa e mutazione GCH1 con enfasi sul frequente ritardo di diagnosi.
- Substitution Monotherapy With Levetiracetam Vs Older Antiepileptic Drugs: A Randomized Comparative Trial Il levetiracetam non ha sostanziali vantaggi rispetto ai vecchi antiepilettici.
- Shared Predispositions Of Parkinsonism And Cancer: A Population-Based Pedigree-Linked Study Gli autori hanno riscontrato un’associazione significativa tra predisposizione al Parkinson e cancro della prostata.
- Β-Amyloid Dynamics In Human Plasma Non sono evidenti correlazioni tra dinamica della beta amiloide e ritmo circadiano
- Stroke From Acute Cervical Internal Carotid Artery Occlusion: Treatment Results And Predictors Of Outcome Studio condotto su 21 pazienti e che conferma l’utilità di un trattamento trombolitico precoce nello stroke carotideo
- Impact Of Angiotensin Receptor Blockers On Alzheimer Disease Neuropathology In A Large Brain Autopsy Series L’utilizzo in vita di agenti bloccanti il recettore dell’angiotensia riduce le lesion icerebrali tipiche dell’Alzheimer.