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La geriatria che vorrei


Inizia oggi a Napoli presso l’Hotel Ramada il Congresso Nazionale dell’AGE, Associazione Geriatri Extraospedalieri. L’assistenza territoriale ha caratteristiche peculiari che trovano nell’anziano una sfida importante per complessità e consistenza delle problematiche da affrontare: organizzative, culturali, scientifiche. A tutti questi aspetti cercheranno di dare risposte i congressisti.

Crisi della Sanità in Campania

Inizia male l’anno 2013 con l’Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli che deve bloccare gli interventi per la mancanza di garze. Se già manca materiale di consumo ordinario come si può sperare nell’indispensabile adeguamento tecnologico nonché nell’immissione in servizio di nuovo personale assistenziale? Immancabile la polemica. Qualcuno sostiene che il problema era evitabile. Bastava farsi “prestare” il materiale da altre strutture ospedaliere afferenti all’ASL Napoli 1.

Sussidarietà e città abitabile

E’ di scena oggi, a Novara, la presentazione del rapporto “sussidiarietà e … città abitabile”. La pubblicazione, edita dalla Fondazione Sussidarietà, descrive annualmente un aspetto della vita sociale, economica, o istituzionale del Paese analizzato secondo la particolare ottica della sussidiarietà. Nelle grandi città si concentrano le opportunità di sviluppo sociale ed economico che caratterizzano la modernità, come istruzione, lavoro e servizi per l’impresa, cultura, innovazione, relazioni con il resto del mondo; ma anche difficoltà nella vita quotidiana come scarsità di abitazioni a prezzi accessibili, grandi distanze, degrado degli spazi comuni, mancanza di spazi verdi e per l’aggregazione, inquinamento. Nel Rapporto si afferma che per rendere abitabile una città non bastano, per quanto necessari, gli interventi delle amministrazioni pubbliche e degli investitori privati: occorre anche l’iniziativa di quanti riconoscono un problema all’interno della città e “dal basso” si uniscono ad altri per organizzare un tentativo di risposta (sussidiarietà). Le analisi empiriche si sono concentrate su quattro aree attraverso le quali si snoda la vita quotidiana delle persone e che presentano un volto specialmente problematico nelle grandi città: casa, ambiente, trasporti e mobilità, tempo libero. All’interno di un dibattito articolato, il  Rapporto si caratterizza lungo due direzioni. Da una parte, assume la prospettiva di coloro che vivono quotidianamente nella città, focalizzandosi sulle esigenze delle persone e delle famiglie residenti. Dall’altra, illustra il contributo delle esperienze sussidiarie all’affronto dei problemi emergenti.

Tre le conclusioni di maggiore interesse dello studio:

  • le iniziative “dal basso” rispondono ai problemi urbani con servizi nuovi e di qualità;
  • esiste un circolo virtuoso tra capitale sociale e iniziativa “dal basso”;
  • il maggior grado di soddisfazione si verifica in presenza di una pluralità di attori (comunità locali, organizzazioni non profit, amministrazioni pubbliche

In Italia tre cittadini su dieci vivono nelle grandi regioni metropolitane che si sviluppano intorno a Milano, Roma, Napoli e Torino. E i Comuni sopra i 250 mila abitanti accolgono il 27% della popolazione. Qui un’abitazione costa in media più del doppio che nel resto del Paese, le strade sono più sporche, il traffico più intenso, l’aria più cattiva, la qualità del tempo libero peggiore. Ma i mali che affliggono i grandi centri abitati sembrano essere più sopportabili laddove l’intervento del terzo settore è più forte.
Ecco così che nella classifica sull’abitabilità Firenze è prima quanto a qualità dei servizi (edilizia popolare e verde pubblico in primis). La seguono Bologna (medaglia d’oro per trasporti e mobilità) e Torino (prima per attività e strutture del tempo libero). Verona si distingue per pulizia delle strade e gestione dei rifiuti. Fanalino di coda Palermo (maglia nera per i trasporti) e Napoli (bocciata in materia di rifiuti, verde pubblico e tempo libero). E complessivamente tre abitanti su quattro affermano che ricorrerebbero a iniziative del terzo settore per risolvere problemi di casa, verde pubblico e tempo libero. Due su tre per migliorare sul fronte rifiuti e trasporti. Come nei piccoli centri.

Congresso AINPeNC e AIRIC

Da oggi, a Napoli, e fino a sabato 26 il congresso della Associazione Italiana di Neuropatologia e Neurobiologia Clinica. Quest’anno il congresso, che si terrà nella suggestiva cornice del Complesso Monastico di Sant’Andrea delle Dame, è congiunto all’Associazione Italiana di Ricerca sull’Invecchiamento Cerebrale, una sinergia di estrema importanza strategica considerata la crescente importanza delle problematiche della tarda età. Presidente del Comitato Organizzatore e Scientifico la professoressa Marina Melone.

Fiera dei beni comuni

Una tre giorni tutta dedicata all’impegno civile dei giovani: sostenibilità, legalità, solidarietà, altruismo, rispetto dei beni comuni sono i temi principali. L’iniziativa si svolgerà dal 24 al 26 presso il Complesso Museale di Santa Chiara di Napoli. In quest’ambito si inserisce anche il concorso fotografico Melluso dal tema “Invecchiamento attivo e solidarietà“.

Occhio del Novecento

Stasera alle ore 19.45 presso il teatro del liceo Scientifico “F. Severi” di Salerno, in via D’Annunzio in zona Picarellli spettacolo teatrale “Occhio del Novecento” della Compagnia del Giullare con la regia di Vanni Avallone promosso dall’associazione Moto Perpetuo Onlus.

Il ricavato della serata sarà utilizzato per contribuire alla creazione di una borsa di studio a favore di uno psicologo che supporterà gratuitamente familiari e ammalati colpiti da malattie neurodegerative.

Osservasalute 2010 (seconda parte)

Continuando la lettura dei dati riportati dal Rapporto Osservasalute 2010 interessanti, tra quelli numerici, il report relativo a sopravvivenza e mortalità per causa. La speranza di vita alla nascita ha evidenziato che le donne, nell’anno 2007, possono aspettarsi di vivere mediamente 84,0 anni e gli uomini 78,7 anni. Si mantiene, quindi, il vantaggio femminile in termini di sopravvivenza, ma il divario continua a ridursi. Analizzando il dettaglio territoriale una migliore sopravvivenza maschile si registra nella provincia di Ravenna (80,2 anni), mentre la peggiore nelle province di Napoli e Nuoro (entrambe con 76,4 anni). Anche per le donne la situazione di maggiore svantaggio si registra al Sud, in particolare a Napoli ed a Caltanisetta con 81,8 anni, mentre il valore maggiore si evidenzia nella provincia di Forlì-Cesena (85,3 anni).
Anche le malattie cardio e cerebrovascolari hanno rilevanza nel contesto generale in quanto costituiscono circa il 24% della mortalità generale e colpiscono, indifferentemente, tanto le popolazioni più ricche che quelle a più basso reddito. Gli indicatori esaminati sono relativi al ricovero ospedaliero ed alla mortalità. In generale, i tassi di ospedalizzazione per le malattie ischemiche del cuore e per le malattie cerebrovascolari, presentano una marcata differenza di genere risultando più elevati negli uomini. La mortalità per le malattie ischemiche colpisce quasi il doppio degli uomini rispetto alle donne ed a livello regionale il primato negativo, nel 2007, spetta alla Campania sia per gli uomini che per le donne (rispettivamente 17,44 e 11,21 per 10.000).

(continua …)