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L’uso dei Farmaci in Italia

Pubblicato dall’OsMed in collaborazione con l’AIFA il rapporto sul consumo dei farmaci in Italia riferito al periodo gennaio-settembre 2013.
Questi alcuni dati salienti:

  • sempre più alto consumo di farmaci, nel 2013 ben 23 confezioni a testa.
  • in Sicilia i consumi più alti;
  • il Ssn risparmia ma cittadini spendono sempre di più, la spesa convenzionata cala ovunque tranne Umbria e Marche ma è probabile lo sfondamento del tetto di spesa per i farmaci ospedalieri;
  • in aumento vertiginoso il consumo di antibiotici;
  • boom di prescrizioni di vitamina D per diete e testosterone, ma il loro uso è inutile se non pericoloso;

Ulteriori approfondimento sul rapporto in generale (link) e sull’utilizzo dei farmaci per il sistema nervoso nervoso (link) sul blog Alfamag.

Farmacovigilanza on line

Una “must have app”, realizzata dalla FIMMG per realizzare gli scopi della farmacoviglianza. L’Applicazione gratuita (link a iTunes) nasce dalla collaborazione tra AIFA e FIMMG e consente la consultazione delle banche dati sui segnali di farmacovigilanza e delle liste di trasparenza e rimborsabilità. Consente inoltre di compilare le schede di segnalazione di eventi avversi in maniera semplice e veloce. Un modulo in formato PDF viene spedito automaticamente al termine delle operazioni di compilazione.

L’Aulin fa male?

Ancora acceso e controverso il dibattito a livello europeo dove in alcune Nazioni è stato ritirato nel commercio mentre in altre, Italia compresa, continua ad essere distribuito. La nimesulide non è commercializzata in vari Paesi: Stati Uniti, Giappone, Gran Bretagna, Canada, Germania, Spagna, Finlandia ed Irlanda mentre il sessanta per cento del consumo mondiale è concentrato in Italia. Sta di fatto che nel maggio 2008 un’inchiesta del magistrato Guariniello ipotizzò un sistema illecito con mazzette ad un alto funzionario dell’AIFA per evitare i controlli sull’Aulin. In quell’occasione furono arrestati 2 funzionari dell’Agenzia. Lo stesso anno la Società Italiana di Farmacologia affermà che se la nimesulide “resta in commercio oltre che in Italia in ben altri 16 Paesi europei, fra cui Francia, Portogallo, Svizzera, Ungheria, è perché l’Agenzia regolatoria europea ha ritenuto che, nonostante quanto autonomamente stabilito da alcuni Paesi, il suo profilo di beneficio/rischio rimanga ancora favorevole“. Intanto è dello scorso febbraio una circolare dell’Emea che ha imposto ai medici di prescrivere nimesulide solo se gli altri antidolorifici non hanno avuto effetto, mai per febbre o influenza. Mai per più di 15 giorni.

Abolito il piano terapeutico per il Plavix

L’AIFA, con determinazione 2708/2011, ha abolito la compilazione di piano terapeutico per i farmaci a base di clopidogrel (Plavix e similari). La determina viene così ad alleggerire pazienti e curanti di una incombenza legata in larga parte all’iniziale elevato costo del farmaco. I continui ribassi del prezzo, legati alla presenza di nmerose formulazioni generiche, hanno probabilmente contribuito alla presa di tale decisione.

News dal Senato

Approvata al Senato la legge di stabilità per il 2011. Tra gli elementi di rilievo per la sanità:

– copertura del ticket sulla specialistica fino al mese di giugno;

– maggiori fondi per l’edilizia ospedaliera al Sud (l’85% della somma stanziata, circa 1,5 miliardi di euro);

– misure straordinarie per le regioni in rosso, ivi compresa una deroga al blocco del turn over nella misura del 10%;

– cento milioni di euro per la SLA, finalizzati ad interventi assistenziali e alla ricerca scientifica sulla patologia;

– lotta alla ludopatia, patologia emergente e conseguente al gioco compulsivo;

stanziamenti infine per la Croce Rossa Italiana, la ricerca sanitaria, la prevenzione del randagismo, l’Agenzia italiana del farmaco, l’Istituto superiore di sanità, l’Agenas, nonché contributi vari ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi

Federalismo in sanità.

Lo scorso 10 novembre la Commissione Sanità del Senato ha approvato una risoluzione sul federalismo in sanità. Il testo è stato votato, per una volta senza contrapposizioni di schieramento, all’unanimità ed è stato discusso su iniziativa dei senatori Cosentino (Pd) e Calabrò (Pdl). Continua a leggere

L’uso dei farmaci in Italia (2/2)

Per quanto riguarda il consumo dei  farmaci del sistema nervoso centrale il rapporto  OSMED 2009 dell’Agenzia Italiana del Farmaco evidenzia un incremento delle quantità prescritte (+4,4%)
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L’uso dei farmaci in Italia (1/2)

La lettura del rapporto OSMED dell’Agenzia Italiana del Farmaco fornisce elementi di sicuro interesse, utili alla comprensione delle dinamiche di utilizzo e di spesa farmaceutica.


I dati relativi al 2009 evidenziano:

  • il mercato farmaceutico totale è stato di oltre 25 miliardi di euro, di cui il 75% a carico del Servizio Sanitario Nazionale. In media, per ogni cittadino italiano, la spesa per farmaci è stata di 420 euro.
  • Come per gli anni precedenti, i farmaci del sistema cardiovascolare, con oltre 5 miliardi di euro, sono la categoria terapeutica più utilizzata. Altre categorie di rilievo in termini di spesa sono: i farmaci gastrointestinali (12,7% del totale), i farmaci del sistema nervoso centrale (12,5%) e gli antineoplastici (11,7%).
  • La spesa farmaceutica territoriale complessiva è in leggera crescita rispetto all’anno precedente (+1,4%)
  • Il consumo farmaceutico territoriale di classe A-SSN è aumentato del 3,4% rispetto al 2008: ogni mille abitanti sono state prescritte 926 dosi di farmaco al giorno (erano 580 nel 2000).
  • Le statine continuano ad essere il sottogruppo a maggior spesa (16,6 euro pro capite) seguite dagli inibitori di pompa con 15,3 euro pro capite. Aumenti nella spesa si osservano per gli antagonisti dell’angiotensina II da soli o in associazione con i diuretici (+8%), le insuline ed analoghi (+6,8%), i glitazoni (+23%), gli antiepilettici (+13,4), i beta 2 agonisti in associazione (+6,5%), i bifosfonati orali e iniettabili (+8%).
  • La sostanza più prescritta è risultata, nel 2009, il ramipril. Altre sostanze rilevanti per consumo sono l’acido acetilsalicilico usato come antiaggregante piastrinico (42 DDD) e l’amlodipina (27 DDD).
  • Il maggiore livello di spesa riguarda i farmaci antineoplastici ed immuno modulatori (2,1 miliardi di euro), pari a una spesa pro capite di 40,57 euro, gli antimicrobici per uso sistemico (21,07 euro pro capite) e gli ematologici (circa 16 euro pro capite). Gli anticorpi monoclonali costituiscono la categoria terapeutica con la spesa più elevata (507,2 milioni di euro), seguiti dagli immunosoppressori biologici (445,4 milioni di euro), dagli altri antineoplastici con 387,5 milioni di euro e dagli antivirali anti-HIV (369 milioni di euro).
  • Dall’analisi condotta nella popolazione a disposizione dell’OsMed si rileva nel complesso una prevalenza d’uso del 76%, con una differenza tra uomini e donne (71% e 81% rispettivamente). I maggiori livelli di consumo nelle donne riguardano i farmaci del sistema nervoso centrale (e specificamente gli antidepressivi), i farmaci del sangue (soprattutto gli antianemici) e i farmaci del sistema muscolo-scheletrico (i bifosfonati). Alti valori di esposizione si osservano nei bambini e negli anziani: circa 8 bambini su 10 ricevono in un anno almeno una prescrizione (in particolare di antibiotici e antiasmatici).
  • La spesa media di un assistibile di età superiore a 75 anni è di oltre 12 volte maggiore a quella di una persona di età compresa fra 25 e 34 anni (la differenza diventa di 17 volte in termini di dosi). La popolazione con più di 65 anni assorbe circa il 60% della spesa e delle DDD; al contrario, nella popolazione pediatrica fino a 14 anni, a fronte di elevati livelli di prevalenza, si consuma meno del 3% delle dosi e della spesa.